Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi, Anna e l’Appartamento, Il Guru @ Sofar Udine – 28/10/2023

Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi, Anna e l’Appartamento, Il Guru @ Sofar Udine - 28/10/2023
Foto di Luca Chiandoni (Sofar Udine)

Sofar Udine, il format di concerti svolti in location intime, torna a colorare di musica le serate degli appassionati friulani che cercano sempre nuove note. Questo secondo appuntamento autunnale si è svolto nell’agriturismo La di Morson a Camino di Tagliamento in provincia di Udine. Una location che ha ampliato il raggio di azione del format abituato a stare a pochi km dalla città friulana.

Ancora una volta i protagonisti della serata targata Sofar sono state delle proposte musicali che hanno abbracciato diversi generi musicali, dal cantautorato al rap. Inoltre sono state diverse le città protagoniste di questo nuovo appuntamento: Venezia, Verona, Milano.

Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi
Foto di Luca Chiandoni (Sofar Udine)

Il compito di aprire la serata è stato affidato alla band Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi arrivati direttamente dalla città lagunare veneta. Il format Sofar presenta sempre concerti in versione acustica, per questo motivo il gruppo veneziano si è presentato in versione ridotta rispetto al solito. La formazione che ha inaugurato la serata di musica comprendeva il cantante, il chitarrista che all’occorrenza è diventato anche violoncellista e il batterista.

La loro esibizione è iniziata con il brano Campari, scritto tempo fa ma con un testo che trova sempre un appiglio alla situazione contemporanea. Si è subito capito lo spirito della band, un linguaggio diretto che sa dove colpire. Basta vedere le critiche presenti nella canzone alla politica e i riferimenti allo smart working. Il viaggio dentro la musica di Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi è continuato con la canzone Copertina e riposino dove protagonista è la voglia di abbandonarsi alla pigrizia con la sola compagnia delle ante di un frigorifero.

Il violino arriva nel brano Madre, una canzone eseguita dalla band per la prima volta in un concerto. Come dice il titolo, è una dedica a cuore aperto a quelle madri che tra sacrifici e tanto amore fanno crescere i propri figli con valori che troppo spesso vengono dati per scontati. Il momento più divertente dell’esibizione di questa band è stato durante La ballata dell’amore bieco focalizzata su una serata al Lido di Venezia dove una serata intorno al falò diventa la parodia di una canzone d’amore. Ma la poesia torna protagonista durante l’ultimo brano, Venezia acqua alta un inno alla città lagunare eseguita con l’accompagnamento del violino.

Anna e l’Appartamento
Foto di Luca Chiandoni (Sofar Udine)

La serata di musica si è poi spostata in un’altra città veneta, ossia Verona grazie a Anna e l’Appartamento. La cantautrice ha regalato un’esibizione solamente piano e voce, ossia la prima versione in cui nascono i suoi brani. La sua esibizione è iniziata con una delle sue prime canzoni pubblicate, ossia Fa freddo fuori. Anna si è poi dedicata a ricordare al pubblico che nel 2022 era uscito il suo primo album omonimo dove è presente la canzone Non li voglio i fiori. Non sono mancate le chicche in anteprima solamente per Sofar Udine, ossia i due inediti che saranno presenti nel nuovo EP della cantautrice veronese in uscita a novembre 2023. Le canzoni di Anna nascono soprattutto dagli “sbrocchi” ossia degli sfoghi contro chi cerca di metterle i bastoni tra le ruote.

Dato che molte volte la musica è la migliore terapista, la cantautrice la usa per sfogarsi delle situazioni spiacevoli come ad esempio nella canzone Provvisoria. Qui racconta come non ha potuto ottenere l’affitto di una casa perché la proprietaria la riteneva non affidabile a causa dei diversi lavori a tempo determinato che Anna svolge. Un’altra canzone nata da uno sbrocco è Cinematografico, scritta per sfogarsi di uno stronzo che le aveva spezzato il cuore.

Il Guru
Foto di Luca Chiandoni (Sofar Udine)

La serata di musica targata Sofar si è conclusa con l’esibizione di Il Guru. L’artista presenta una storia molto interessante. Partendo da Udine si è diretto a Milano dove ha potuto far nascere la sua carriera come cantante rap. Tornato in terra natia ha unito la sua voce incalzante ad una band di sei elementi (due trombe, un sassofono, un deejay, un basso e una chitarra) per dare un nuovo volto a questo genere musicale.

Tra le diverse canzoni che il cantante rap ha regalato al pubblico di Sofar è stato interessante una riflessione fatta da chi ha vissuto la fine del Novecento e il nuovo millennio descritta nel brano Comodo. Un testo nato durante il lockdown dove le app di consegna a domicilio coloravano il momento buio. Il sassofono della band ha avuto il suo momento come protagonista in un assolo durante la canzone Come tu.

Anche in questa esibizione non è mancata un’anteprima di un nuovo singolo dove il linguaggio rap italiano incontra la lingua friulana. Una vera sorpresa per chi non è abituato a sentire pezzi della propria terra in un genere musicale dal sapore americano come il rap. Il ritorno del rapper da Milano in Friuli è protagonista di una canzone scritta come nella parabola del Nuovo Testamento. Non a caso la canzone si chiama Figliol prodigo che dà il nome al disco.

Sofar è anche un’occasione per poter sostenere gli artisti che si esibiscono durante le serate grazie ad uno spazio dedicato alla vendita dei dischi ma non solo. Infatti in quest’occasione si potevano comprare le magliette, le tazze e i libretti illustrati di Anna e l’appartamento. Ma anche le musicassette per dare un’aria vintage ai propri ascolti musicali. Inoltre una bella chicca è stata scoprire che Il Guru aveva anche creato il proprio vino per pubblicizzare il suo disco.


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