Scirocco è il nome più bello che ho trovato finora per un artista. Dopo il successo del suo singolo Mine ecco che finalmente ha pubblicato il suo primo lavoro discografico, Neppure la pioggia ha mani così piccole.
Le sette canzoni che compongono l’EP raccontano una storia d’amore che è come una guerra tra due cuori innamorati. Le lacrime che nascono per questo sentimento sono come pioggia e si confondono, come a voler nascondere il proprio dolore in mezzo alla natura.
Il cantautore analizza la relazione sia nei momenti belli come i ricordi nostalgici nati dall’odore racchiuso in un maglione che sembra liquirizia. Senza dimenticare la parte dolorosa dei litigi che possono essere visti come un momento di confronto tra i due innamorati ma che può portare anche alla rottura della storia. Il tutto viene unito da una musica indie che sa arrivare dritto al cuore con la semplicità delle parole e delle descrizioni degli inni alle piccole emozioni quotidiane, sia belle che brutte, che trasportano l’ascoltatore verso la felicità.
Scirocco è il vento. Scirocco è nel mezzo di una relazione conflittuale con le onde: le accarezza ma vuole domarle. Classe ’99 dalla provincia di Napoli, Luca D’Agostino nasce musicalmente come colonnista per cortometraggi per poi iniziare a pubblicare le sue canzoni. Scirocco è un cantautore dalla fortissima vena Pop.
Il singolo Mine gli vale la prima copertina ufficiale Spotify (Scuola Indie). Anche l’inserimento in New Music Friday e in Indie Italia e la permanenza per dieci giorni nella Viral – 50 in Italia.
Nei successivi brani prosegue il suo percorso fatto di conferme discografiche. Per non scomparire, l’ultimo dei quattro singoli che precedono il debut EP Neppure la pioggia ha mani così piccole, in uscita il 25 febbraio, è da 7 settimane su Scuola Indie e Indie Italia, per quest’ultima è stato anche in copertina per una settimana.
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