Intervista a Mikimas

Mikimas

Mikimas è un nuovo talento che arriva da Monza. Inizia il suo percorso musicale in una band per poi continuare da solo. Arriva a diversi contest come il Cap & Win che lo porta a suonare al Castello Sforzesco a Milano. Il suo progetto solista inizia con il concorso musicale Sanremo Newtalent a Casa Sanremo.

In questa chiacchierata abbiamo parlato dell’esperienza nella band, dei diversi concerti e contest, del nuovo singolo Niente da dire? e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Inizi il tuo percorso musicale insieme alla band S.O.R.1 con cui collezioni diverse esperienze live. Cosa trovi di diverso nel fare musica da solista rispetto ad essere membro di un gruppo?

Ciao Foxy! È un gran piacere per me parlare con te. Sono molto contento di ricevere la tua attenzione per questa intervista. Beh sì c’è una bella differenza tra solista e band, perché nel primo caso sei il protagonista assoluto del tuo progetto, mentre nel secondo si ragiona più da squadra. Avendo fatto esperienze live con il primo gruppo per due anni posso solo confermare.

Nel 2019 arrivate in finale al contest Clap & Win e vi esibite al Castello Sforzesco a Milano. Come è stato suonare in quel bellissimo contesto?

Devo dire che è stata un’occasione importante, un palco molto grande dove si sono esibite le band finaliste della competizione annuale della scuola di musica in cui studio tutt’ora. In occasione dei 50 anni del Festival di Woodstock abbiamo suonato “Paint it, black” dei Rolling Stones. Ho ascoltato quel pezzo più dei tormentoni estivi per tutta l’estate del 2019.

Mikimas

Hai iniziato la tua carriera solista nel 2020, un anno difficile a causa della pandemia. Questo non ti ha fermato, infatti hai partecipato al concorso Sanremo Newtalent. Cosa ti ha lasciato nel cuore quell’esperienza?

Beh andare a Sanremo è stata sicuramente un’emozione indescrivibile, poi ho avuto anche la fortuna di trascorrere il viaggio d’andata sul treno con i Neripercaso, facendo amicizia con il cantante Daniele Blaquier, che ha partecipato a The Voice 2014 entrando nel Team Carrà (riposa in pace Raffaella). Cantare il mio primo inedito a Casa Sanremo ha fatto un certo effetto, vedendo anche l’Ariston dall’esterno è stato emozionante. L’unica cosa che mi sento di dire è che a pochi metri dal teatro io mi guardavo il Festival sul letto del mio appartamento affittato e nel frattempo si esibivano 26 cantanti iperfamosi condotti da Amadeus… triste ma vero. Quando sono tornato ho sentito una sensazione di vuoto, come se passassi da un mondo ad un altro, stessa cosa per l’edizione di Rimini qualche mese dopo.

Il tuo nuovo singolo è Niente da dire? Descrivilo usando tre aggettivi.

Rabbioso, amareggiato, speranzoso.

È un brano che racconta la rottura di un’amicizia che avviene quando uno dei due non contatta più l’altro. Secondo te questo succede molto spesso, anche se adesso con qualsiasi social si può raggiungere i propri amici?

Assolutamente sì, anzi: spesso sono proprio i social a rovinare tutto. Basta una foto, un post, una storia, un tweet, e tutto si distrugge, anche solo fraintendendo. I social sono un’arma a doppio taglio oltre che essere molto utili e comodi nella società di oggi.

La tua musica di riferimento è il pop punk d’oltreoceano. Cosa ti ha attirato di quel mondo musicale che non hai trovato nella musica italiana?

Nasco dal mondo del rock, ispirandomi a leggende internazionali e a colonne portanti del nostro paese come Ligabue e Vasco Rossi, passando per le Vibrazioni e i Modà. Le chitarre mi hanno sempre affascinato.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Per ora sono previsti altri singoli nei prossimi mesi, e chissà se non ci scapperà fuori magari un album o un EP…


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