Musica da camera – Davide Bava

Musica da camera - Davide Bava

La musica molte volte viene descritta come la poesia in note. Uno degli esempi di questa unione tra diversi generi artistici è il nuovo EP di Davide Bava, Musica da camera.

Sei brani dove il mondo del poeta musicista viene rappresentato da comuni oggetti che ognuno di noi trova nella propria camera. Armadio, quadro, libreria sono solamente alcuni dei protagonisti utilizzati per descrivere in musica le inquietudini, rinunce e sconfitte vissute dal protagonista.

Un EP che è un diario, una confessione a cuore aperto come se la musica fosse uno psicologo che lo ascolta senza giudicare. Una catarsi per liberarsi da tenebre e mostri dentro il cuore e prepararsi al futuro che arriverà. Con un cuore più leggero, pronto per una nuova felicità.

Davide Bava è un poeta/performer, musicista e produttore discografico. Bava è conosciuto sia per il suo lavoro da solista con la poesia che per le sue collaborazioni con artisti d’avanguardia come: Ivan Fassio (Spazio Parentesi), Brattini e, più recentemente con il collettivo Radiobluenote Records; è stato anche il cofondatore del progetto Poesieinchiavedibasso con l’artista Marzio Zorio. Luca Atzori dice di lui: ‘Le poesie del suo libro Note Blu sono dei disastri commoventi che mostrano l’onestà di appartenenza totale alla propria generazione’. La sua carriera di musicista nel 2016 inizia con Radiobluenote Records, pubblicando una serie di album, oltre a diversi EP e singoli. I suoi album in studio, Poesie per la Dora (2019), Fiori per una visita (2020), Voyeurismo (2020), Consolatio (2021), hanno ricevuto attenzione e lodi da vari artisti e scrittori del settore musicale.

Mario Benassai (aka Ben), improvvisatore radicale, suona tromba e flauto in una poetica post free, viscerale ed ironica, esprimendosi in un linguaggio spontaneo, col cuore sempre in bilico tra gregoriano e barocco, avanguardie e New Orleans. Fondamentalmente autodidatta, ha però potuto beneficiare di grandi maestri della tromba, come Amik Guerra e Giorgio Li Calzi. Suona post-free jazz, noise elettronico, Post Techno: Dub, DownTempo, Lounge, Chill-out… Suona con vari organici ed è membro di vari collettivi e formazioni quali Pietra Tonale, La Locanda alla Fine del Mondo, Pastafissan/No records, KAVE.

Nei ‘70/’80 è stato critico radiofonico e giornalista (su “Il Lavoro”) conoscendo maestri di tutte le estrazioni, da Luciano Berio a Demetrio Stratos, da Earl Hines a Chet Baker, Enrico Rava, Giorgio Gaslini, Massimo Urbani, Dexter Gordon, Archie Shepp, Cecil Taylor, Sun Ra, Ornette Coleman, Art Ensemble of Chicago… Pratica anche danza Butoh, tango argentino, tanztheater e performance. Fisico nucleare e biofisico, premiato dalla NASA nel 1994 (Silver Snoopy Prize), da più di trent’anni lavora con gli astronauti su esperimenti scientifici a bordo dello Spacelab e della Stazione Spaziale Internazionale


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