Intervista ai The Story Tellers

The Story Tellers

The Story Tellers è una band che arriva da Modena. Dopo tre anni di lavoro, con mille difficoltà legati alla pandemia da Covid e non solo, sono riusciti a pubblicare il loro primo album Anime nel caos di cui potete leggere la recensione. A differenza degli altri lavori discografici che prediligono piattaforme streaming come Spotify, The Story Tellers hanno affidato le loro nuove canzoni a YouTube.

In questa chiacchierata abbiamo parlato della loro scelta di pubblicare il disco su un sito dedicato ai video, dei video Genova e Le parole che non dici, dei loro prossimi progetti e di molto altro!


Ciao e benvenuti! Finalmente è arrivato il vostro disco! Ho letto che è stata dura tra vari problemi legati al Covid e non solo. Come vi sentite, siete orgogliosi del lavoro fatto?

Dopo più di 3 anni di lavoro siamo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare nonostante le mille difficoltà e le varie volte che siamo stati sul punto di mollare.

A differenza dei vostri colleghi che prediligono la piattaforma streaming musicale Spotify, voi avete pubblicato il vostro primo lavoro discografico su YouTube. Come mai questa scelta?

Noi siamo “vecchi dentro” da quel punto di vista. Per ascoltare la musica noi preferiamo metter su’ il caro vecchio cd o piuttosto un bel vinile. Facciamo musica lontana dagli schemi e dal mainstream e non vogliamo omologarci alla massa.

The Story Tellers

Il disco si chiama Anime nel caos, rispecchia anche le anime degli Story Tellers in questo delicato periodo storico?

Bella domanda. Sicuramente durante il periodo in cui abbiamo lavorato al nostro disco c’è stato tanto caos e quindi direi di si

Descrivete il vostro album usando tre aggettivi.

Forse tre sono pochi ma ci proviamo: Diverso, Vissuto, Carico.

Nella playlist dedicata al disco si trova anche il video della vostra canzone Genova. Come mai una band di Modena ha voluto parlare di una città ligure?

Genova è una sorta di ponte che vuole unire noi a tutti i genovesi per non dimenticare la strage del ponte Morandi.

Oltre ad esso si trova anche un video di un’esibizione live dove suonate il brano Le parole che non dici. Come mai avete scelto di inserirla nella playlist del disco?

Le parole che non dici è probabilmente la canzone che ci rende più orgogliosi e quindi abbiamo deciso di inserire un video live per onorarla a pieno.

Nel 2021 vi siete esibiti al New Vibe Music Festival, che ricordi vi ha lasciato quest’esperienza?

Sicuramente è stata una bella esperienza. Poter competere con altre band provenienti da tutta Italia è un qualcosa di molto emozionante. Peccato che a causa del Covid la semifinale di questo festival non è stata live ma soltanto con una gradevole intervista e la proiezione in diretta del video di una nostra canzone.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Sicuramente fare qualche concerto dal vivo nonostante le difficoltà e poi torneremo a lavorare su nuovo materiale per arrivare ad un grande obiettivo: un vero e proprio videoclip.


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