Intervista a Marika Ascolese

Marika Ascolese

L’autrice Marika Ascolese è un perfetto esempio di come la musica non si ferma, neanche di fronte ai gravi problemi che la vita possa presentare. Da sempre afflitta da Tetraparesispatica, una malattia che colpisce gli arti inferiori, Marika non si è abbattuta e ha lasciato che la scrittura parlasse per lei.

In questa chiacchierata abbiamo parlato dello scrivere una canzone e un libro, del messaggio delle sue canzoni, del suo nuovo singolo Come in un mondo di luci e di molto altro!


Ciao e benvenuta! Leggendo la tua biografia si respira una grande voglia di vivere nonostante la problematica che ti affligge da sempre (Tetraparesispatica che colpisce gli arti inferiori). Qual è il messaggio che vuoi lanciare a chi deve combattere contro questo male?

Il messaggio che ho sempre lanciato e che continuerò a lanciare è quello di non permettere mai alle problematiche di calpestarvi. Una problematica farà di tutto per farci sentire inadatti dinanzi a questo mondo, alimentando ogni giorno il nostro senso di inadeguatezza — anche calpestando ciò che siamo, ma dobbiamo essere in grado di non perdere le stalle che hanno bussato nelle nostre interiorità, convincendoci ancora di più riguardo il fatto che avrebbero continuato a donarci la luce necessaria per cercare di spegnere ulteriormente le tenebre che ne incombono.

Ho cercato, sin da bambina, di spargere lucentezza attorno a me in ogni circostanza. Ed auguro a chi mi ascolterà e leggerà che possa continuare ad amare questo mio stesso merito anche se, per delle lotte come la mia o molto più gravi, la vita non meriterebbe nulla.

Nel corso della tua carriera non hai scritto solamente canzoni, ma anche libri tra cui un’autobiografia, un romanzo e una raccolta poetica. Come ti approcci alla scrittura di un libro e di una canzone?

Penso che un libro sia più complesso da strutturare e scrivere – soprattutto un romanzo, proprio perché segue una linea regolare da rispettare e sul quale fare riferimento. Non è munito di sentimenti iniziali liberi, e questo non mi permette di liberarmi completamente mentalmente quando scrivo.

Una canzone ha la sua struttura, certo, ma è più libera; riesco a percepire un sentimento in profondità e senza ostacolarmi. Senza pensare: “Adesso sbaglierò nel far capire cosa provo”, perché sarebbe una sconfitta che assumerebbe maggior freddezza rispetto a quella che sento albergare nei libri, e che non accetterei.

È stato l’intento che ho felicemente raggiunto e provato dopo aver scritto Come in un mondo di luci.

Marika Ascolese

La musica arriva nella tua vita nel 2022, cosa ti ha portato verso questa strada?

Ho iniziato a scrivere la mia prima canzone durante un periodo buio. Avvertii la necessità di parlarmi in modo diverso dal solito – io che senza il consenso delle parole sono incapace di ascoltarmi, di approfondire il mio eventuale “successo interiore” in maniera diversa, ma ero pienamente consapevole del fatto che attraverso essa non l’avrei potuto amare così come amo ed amerò quello che sta travolgendo il Mondo Giusto che sa aspettarmi, per il quale sarei disposta a far incrociare altri pezzi pur di vederlo felice e sereno.

Il tuo nuovo singolo è Come in un mondo di luci, descrivilo usando tre aggettivi.

Romantico. Speranzoso. Salvifico. Ho intinto questi aggettivi trasformandoli indelebilmente in una manna del cielo.

La canzone racconta quanto sia importante avere al proprio fianco una persona che sappia portare una luce nei periodi più bui. Cosa vorresti dire a chi ormai non spera più nel trovare la propria anima gemella?

Parlerei dell’unica persona che sa farmi sentire comoda sui problemi, letteralmente e metaforicamente, perché essi mi fanno sempre abituare alla scomodità. Ecco… sulle mie stranezze, sulle mie infinite paure, insicurezze, sui miei sbagli, sulle mie inadeguatezze, sulle mie giornate “no”, sui miei sogni, sui miei pensieri, sul mio corpo sbagliato, sulle mie parole scritte e pronunciate, sulla voglia che ho di tutto, sui miei sorrisi che non urlavo da tempo…

Con lui sto bene e mi sento “comoda”, priva di negazioni riguardanti la mia personalità e il mondo che vivo. Non è un caso che gli abbia dedicato questa canzone.

Con lui ricostruisco tutte le mie case non ricostruibili. Case che sono incrollabili. A chi non ha più speranza di cercarla dico: la troverete, e quando succederà siate le persone più complete per aver finalmente trovato la completezza di questa marcia incompletezza.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Non lo definirei un progetto, bensì la nascita di una seconda pelle. Non posso ancora svelare nulla, ma dire che sto lavorando – davvero – duramente ad una collaborazione per mostrarvela.

È una speranza sulla quale, sia io che lui, abbiamo riposto tutte le nostre speranze. Su Come in un mondo di luci, che alla fine si sono avverate inequivocabilmente.


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