Intervista a LALA

LALA

Il cantautore LALA con i suoi primi singoli ottiene uno spazio nella playlist editoriale di Spotify Fresh Finds per arrivare a palchi come Meeting del Mare e il festival di Marina di Camerota.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo nome d’arte, del genere chill/R&B, del suo ultimo singolo Primo maggio e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Una domanda classica, da dove arriva il tuo nome d’arte così originale?

Ciao Foxy è un gran piacere. È semplicemente il mio cognome, da sempre i miei amici mi chiamano solo LALA ed ho deciso di tenerlo nella scena musicale.

I tuoi primi singoli viaggiano nel chill/r&b, cosa hai trovato in questo genere musicale che ti ha conquistato?

Il mondo Chill/R&B rispecchia molto come sono fatto io e cosa è per me la musica: un posto calmo e tranquillo in cui rifugiarmi da una vita frenetica e troppo opprimente, una sorta di nuvoletta in cui spero di trasportare chi ascolta la mia musica.

LALA

All’evento Soul Glo la tua canzone Inchiostro si trasforma in una vera experience d’arte. In quest’occasione i visitatori trasferiscono su tela le loro impressioni sul brano in maniera immediata. Com’è nata quest’idea?

Inchiostro è una canzone che parla di depressione, la cosa che ormai ognuno di noi ha a che fare e l’inchiostro per me è stata una vera cura sia a livello di scrittura, sia nel tatuaggio sulla pelle.

Nell’experience volevo far sì che i visitatori si rendessero conto quanto sia potente l’inchiostro per imprimere su una qualsiasi tela e con un qualsiasi strumento i propri sentimenti ed emozioni, così c’è stato un vero percorso nel mondo dell’inchiostro partendo dalla semplice carta e penna fino ad arrivare alla pelle sintetica e ad una macchinetta per tatuaggi.

Il tuo nuovo singolo è Primo maggio, descrivilo usando tre aggettivi.

Crudo, Sincero e Fenicio.

In questa canzone racconti la resilienza della negazione, del lasciar andare ogni componente che non appartenesse alle proprie radici. Cosa ti ha portato ad analizzare questo delicato tema?

Mi ci ha portato proprio il concerto del Primo Maggio in cui mi trovavo quando ho scritto questa canzone. La musica riesce sempre a farti capire delle sfumature che la nostra razionalità tiene stretta per sè e in quel momento specifico ho realizzato che la Cura più grande la dobbiamo rivolgere a noi stessi, non ad una relazione, non ad un amicizia, quello che possiamo fare è essere d’esempio per gli altri per riuscire in qualche modo ad aiutare la loro condizione senza caricarsi di zaini altrui.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Questo è l’inizio di ciò che succederà quest’anno. Insieme al mio Produttore, Lucynant abbiamo scritto tanto e non vediamo l’ora di farvi sentire quello che abbiamo in serbo. Soprattutto con la prossima canzone che uscirà. Per fare un piccolo spoiler: non sarò da solo.


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