Intervista a EGO

EGO

Il cantante EGO si innamora del mondo della musica alla tenera età di otto anni. Nella sua musica unisce l’italiano e il napoletano prendendo spunti dalle influenze della scena rap e dai nomi importanti come Guè e Madame.

In questa chiacchierata con EGO abbiamo parlato dei suoi inizi nella musica, delle sue influenze musicali, del suo nuovo singolo Sparirò e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Ti avvicini al mondo della musica a soli otto anni quando inizi a studiare canto e pianoforte. Cosa ha portato un bambino alla scoperta di questo mondo?

Ho sempre ascoltato tanta musica, ma mi ci sono avvicinato quando nelle recite scolastiche mi veniva sempre chiesto di cantare. Inizialmente non capivo il perché! Poco dopo, i miei genitori mi consigliarono di iscrivermi ad una scuola di canto per approfondire questa passione e da lì è nato veramente tutto.

I tuoi riferimenti musicali variano in diversi generi del rap come Marracash e Guè fino ad arrivare a Madame e Geolier. Cosa hai raccolto da questi artisti per arricchire la tua musica?

Una delle mie artiste donne preferite è sicuramente Madame ed è anche grazie a lei e al suo primo album che ho capito di voler scrivere i miei pezzi. Geolier, invece, lo ammiro molto stilisticamente. Ha uno stile unico in ogni rima che canta e in ogni parola che pronuncia, è una peculiarità che forse solo lui possiede in Italia oggi! E poi è napoletano, quindi quando lo ascolto mi sento a casa.

Su Guè e Marra posso solo dire che sono due colossi della musica. Penso che ognuno dovrebbe ascoltarli semplicemente per farsi una cultura musicale, magari anche senza apprezzare necessariamente il rap.

EGO

Il tuo nuovo singolo è Sparirò, descrivilo usando tre aggettivi.

Sparirò è un singolo che definirei vero, difficile e figo.

In questa canzone unisci l’italiano e il dialetto napoletano, come mai questa scelta?

Avevo mescolato il dialetto napoletano con l’italiano anche nel mio singolo di debutto LMC (Le Maschere Cadono), uscito lo scorso settembre. Così facendo unisco due parti distinte di me, forse una più razionale e una più intima.

Il focus principale del singolo è il percorso che si intraprende per metabolizzare la fine di una relazione d’amore. Secondo te qual è il segreto per non lasciarsi andare al dolore?

Il dolore va vissuto, bisogna cercare di non scappare o sfuggire da esso. E poi se trovi le persone giuste va anche condiviso, persino enfatizzato. Secondo me, è l’unico modo per metabolizzare certe situazioni. Il tempo cura tutto, basta non lasciar andare nessuna emozione. Mai.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

In questo momento ho tante cose per la testa. Sicuramente scriverò ancora, lavorerò a dei nuovi pezzi etc.

Non sono capace di accontentarmi, ma per ora sto facendo un passo alla volta. Arriverà il mio momento, io lo so.


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