Intervista a Durmast

Durmast

Il batterista Durmast dopo tanti progetti con band inizia un percorso come solista che lo porta ad approfondire il mondo della musica elettronica. Le sue canzoni arrivano anche nella televisione in un programma Sky.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo ingresso nel mondo della musica elettronica, delle canzoni arrivate in televisione, del suo nuovo album Vixi e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Tu hai iniziato il tuo cammino nel mondo della musica facendo il batterista nelle band rock punk. Cosa ti ha portato ad avvicinarti al genere elettronico?

Ciao e innanzitutto grazie per questa intervista! Si, ho sempre suonato la batteria soprattutto in progetti punk-rock, purtroppo o per fortuna però nel 2008 ho avuto un incidente in moto che mi ha costretto fermo a letto per diversi mesi e non potendo muovermi ho cominciato a interessarmi alla musica elettronica a cui ho sempre strizzato l’occhio. Così parallelamente dopo anni di studio nel 2018 ho esordito con Durmast, il mio progetto di musica elettronica.

Attualmente la musica elettronica non è tra le mode del mondo mainstream. Qual è la tua opinione al riguardo, credi che ci siano ancora appassionati a questo mondo musicale come negli anni Ottanta e Novanta?

Dici bene, ma credo che un sottobosco ci sia sempre stato e sempre ci sarà. A mio modesto parere la musica elettronica è sempre intorno a noi, magari impiegata in modi e usi diversi rispetto ai canoni convenzionali a cui siamo stati abituati negli scorsi anni, per esempio spesso le colonne sonore sono veri e propri brani elettronici applicati ai film, cortometraggi ecc ecc.

Durmast

La tua musica è arrivata anche in televisione dove alcuni tuoi brani sono stati scelti per un programma in onda su TV8 e Sky. Come sei riuscito a portare le tue canzoni nel mondo della televisione?

E’ successo casualmente, mi era giunta voce che la produzione di “Mappe Criminali” (bellissima docu-serie condotta da Daniele Piervincenzi) stesse cercando brani elettronici dai inserire in produzione e mi sono proposto, a loro sono piaciuti diversi brani e li hanno aggiunti come colonne sonore in diverse puntate.

Il tuo nuovo EP è Vixi. Descrivilo usando tre aggettivi.

Emotivo, diretto, penetrante.

Questo lavoro discografico nasce come un concentrato di un album dove si trovano i brani più rappresentativi dal punto di vista temporale ed emozionale. Come li hai scelti?

Semplicemente trovavo che questi 5 brani avessero un valore aggiunto e qualcosa di diverso ognuna a suo modo rispetto a tutte le altre tracce del disco, quindi inizialmente ho penso di usarli come singoli poi mi son detto che sarebbe stato un peccato slegarli da un progetto discografico ed ecco che li ho raggruppati tutti sotto VIXI.

In questo EP si trova anche un prezioso featuring con il talento dell’elettronica marchigiana Invell nella canzone Wind-Time. Come vi siete conosciuti?

Con Matteo siamo amici da tantissimo, ci confrontiamo spesso a livello musicale e spesso chiedo un suo contributo su qualche mia traccia e viceversa, lui mi manda qualche idea se si prende bene e devo dire che ha molto gusto e mi fa sempre piacere avere qualche sua incursione nelle mie tracce.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho tantissime idee in testa, continuare a scrivere e produrre musica, introdurre la batteria analogica nella mia musica, collaborare con altri artisti, cominciare a fare qualche live, buttarmi anche sulle colonne sonore. Di certo non mi fermerò.


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