Intervista a Deira

Deira

La cantante Deira arriva dalla zona di Vicenza che da sempre regala nuove proposte musicali interessanti. La musica diventa la sua professione nel 2020, quell’anno difficile e complicato a causa della pandemia. Una scelta che ha portato Deira a diversi traguardi come la soundtrack di una serie tv.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo nome d’arte, della scelta di cantare in italiano, del suo ultimo singolo Antartico e di molto altro!


Ciao e benvenuta! Il tuo nome d’arte è molto originale, da dove ti è arrivata l’ispirazione per la sua creazione?

Era un periodo in cui ero alla ricerca di un nome d’arte, e in quel periodo, praticamente qualsiasi cosa che facessi, o vedessi pensavo “Potrei chiamarmi…”

Una sera ho rivisto una mia amica che era appena tornata da un viaggio: da Madeira.

In quel momento ricordo che ho provato a dire “Madeira”.

Mi piaceva suonava bene, ho lasciato sedimentare qualche mese, e poi ho deciso di chiamarmi DEIRA, mi piaceva il suono, dolce e deciso come me, e ricordava le lettere del mio nome.

Fin da piccola scrivi e componi in inglese, cosa ti ha portato poi a scegliere la lingua italiana per la tua musica?

È stato un cambio automatico e spontaneo.

Durante il lockdown ho cominciato a scrivere in italiano, e dopo un paio di singoli in italiano, ho capito che amo scrivere nella mia lingua. Posso esprimere al meglio quello che voglio dire, giocare con le parole come piace a me.

Deira

Il 2020 come sappiamo è stato un anno veramente difficile a causa della pandemia e del lockdown. Ma mentre tutto il mondo era in pausa, tu hai avuto l’illuminazione di far diventare la tua musica una professione. Come mai proprio in questo periodo hai preso questa importante decisione?

Era un sogno che avevo da sempre, fin da piccolina.

Forse, per paura, lo avevo sempre nascosto a me stessa, in quel momento l’ho ammesso a me stessa.

Una scelta che ti ha portato molte soddisfazioni, come vedere una tua canzone nella colonna sonora di una serie tv. Cosa hai provato in quel momento?

In quel momento quando me lo hanno comunicato è stato molto bello, una bella notizia.

Ho capito che la strada che ho scelto è quella giusta per me e che qualche soddisfazione arriva prima o poi, se prima hai “seminato” tanto e il prodotto è valido.

Il tuo nuovo singolo è Antartico, descrivilo usando tre aggettivi.

Ammaliatore. Grintoso. Coinvolgente.

È una canzone in cui racconti come la manifestazione dell’amore si dimostri in maniera diversa a seconda delle persone. Come mai hai deciso di dedicare un brano a questo tema?

Come ogni canzone che scrivo, mi ispiro direttamente alla mia storia, al mio vissuto.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho già un bel po’ di singoli pronti nella mia “libreria” e sto lavorando ad altro ancora.

Sto crescendo sempre più, in tutto. Mi piace migliorarmi di continuo. Di progetti, sogni e ambizioni ne ho tanti.


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