Il cantante Chemp non è totalmente nuovo nel panorama musicale emergente. Nel corso della sua carriera come tanti colleghi ha condiviso un pezzo del suo cammino musicale con una band, FuoriOrario, con cui ha pubblicato un disco. Ma il bisogno di sfogare di tutti i pensieri e le emozioni ha portato Chemp a continuare a camminare da solo. Il suo 2023 inizia con la pubblicazione del suo primo lavoro discografico, Danshari.
Undici brani realizzati totalmente nello studio di Chemp che ha creato a casa sua. Il titolo dell’album è emblematico. Si tratta di una tecnica che insegna a fare spazio ed ordinare il proprio caos interno ed esterno.
Un esercizio che ha fatto Chemp nella realizzazione di questo disco, alla ricerca di un equilibrio tra il rap e il cantautorato della tradizione della musica italiana. Ma il talento del cantautore si scopre anche nella sua esplorazione di diversi generi musicali senza fermarsi ad un’unica etichetta.
Danshari racconta i pensieri, paure, speranze ed emozioni di un ragazzo come tanti che cerca la propria tranquillità in mezzo alle note e ad una vita difficilmente tranquilla. Il rap di Chemp non racconta le difficoltà della strada e di un passato da cui rinascere come una fenice dalle ceneri. È un genere musicale più soft che abbraccia diverse sfumature emozionali senza cadere nel banale delle solite ballad romantiche.
Un primo lavoro discografico che presenta un artista capace di unire emozioni profonde ad un genere musicale che difficilmente si presta agli sfoghi di un cuore tormentato.
Luca in arte Chemp parte dal rap ma cerca di mescolare tanti generi diversi ed è anche molto legato anche al vecchio cantautorato. Questa caratteristica lo porta a concentrarsi molto sui testi.
Dopo il primo disco pubblicato con il vecchio gruppo FuoriOrario ha iniziato a lavorare a un disco solista che parlasse di lui. Aveva bisogno di buttare fuori tante cose e Danshari è stato indispensabile per farlo.
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