La band La Folle è una nuova realtà della musica emergente italiana. Dopo essersi fatti conoscere con il singolo White Russian, il 2022 è l’anno del loro EP d’esordio, Amore da asporto.
Quattro brani in cui viene sviluppata la provocazione del titolo. La società contemporanea vuole solamente vivere di fretta, consumando tutto in pochi minuti grazie anche alle consegne rapide di cibo e oggetti. Ma come fare coi sentimenti? Essi non sono usa e getta, non durano il tempo di una storia di Instagram.
Ecco che la band vuole raccontare questo periodo fatto di mordi e fuggi, ma che lascia dietro di sé solamente una grande sensazione di solitudine e vuoto che difficilmente si può riempire con una chiamata al corriere.
La Folle è la nostra cagna Kim, che ci obbliga a scendere. Anche quando vorremmo restare a casa sotto un piumone a frignare, ipnotizzati da uno schermo. Lei ci porta in giro, aiutandoci a riversare pensieri tra piazze, vicoli e stradine anonime di provincia.
La Folle è quando non ingraniamo marce, nella speranza di risparmiare energie, lasciandoci guidare dalla strada. Provando a scaricare un po’ di tensione, abbandonando lo stress dell’acceleratore.
Quella specie di crudele amante/pseudo-educatrice che ci ha lasciati a piedi, sull’autostrada della serenità, costringendoci a sperimentare campagne, paesini, foreste, metropoli di sentimenti, pur di tornare vivi e forse più maturi, da noi stessi.
La Folle è una band che suona indie e racconta emotività, inadeguatezza, quotidianità di chi sulla carta ha superato l’esame di maturità, ma vorrebbe mettere la folle ad un gran premio di F1 o vorrebbe saltellare per un parco, come un cane, senza preoccuparsi del futuro e di dover competere col collega, col vicino, col mondo intero sempre bello, efficiente, in forma.
La Folle è Marco Forlenza, Federico Palladino, Nicola Cucco, Emanuele De Santo.
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