L’associazione Casa Langer è una nuova realtà appena nata per gli appassionati di cultura nella mia terra, il Friuli Venezia Giulia. Un punto di incontro che mira a portare momenti di incontri nelle zone delle montagne friulane, nello specifico a Tarcento. In occasione delle feste natalizie, Casa Langer ha ideato una serie di iniziative come laboratori. Ma anche un momento musicale insieme al cantautore e scrittore Le rose e il deserto.
Calabro di nascita e milanese d’adozione, l’artista unisce alla musica la sua passione per la poesia. Come sanno i suoi follower, il cantautore dedica le storie instagram a delle composizioni poetiche. Lui prende spunto da una parola suggerita dai fan per crearne dei versi. L’idea social ha poi ispirato il primo libro di poesie di Le rose e il deserto, Poesie a gettoni.
Nella serata di musica e poesia che ha portato calore in una sera di dicembre nel paesino di Lusevera. Le rose e il deserto ha condiviso con il pubblico le sue canzoni e componimenti poetici. Il momento musicale è iniziato con la prima canzone pubblicata da Le rose e il deserto, Un terzo. Essa è stata ispirata da quelle paure metropolitane vissute da una persona che arriva a Milano senza essere abituato alla vita nella grande città.
Non sono mancate delle canzoni inedite che prima o poi arriveranno nei prossimi progetti discografici dell’artista. Il viaggio musicale di Le rose e il deserto ha trasportato il pubblico in un libro di avventure ispirato da un noto scrittore, Salgari. Tra un brano e l’altro il cantautore ha lasciato spazio anche alle letture delle sue “poesie a gettoni” e anche quelle contenute nel suo nuovo libro “La strada di casa”. Ma il momento poetico è stato arricchito anche dal pubblico che ha voluto leggere componimenti di Bukowski e una strofa di una canzone di Venditti.
Il legame dell’artista calabrese con il Friuli è molto forte, tanto da ispirare anche una canzone, Aprile dove la terra dell’estremo nord est si unisce ai ricordi della casa calabrese di Le rose e il deserto. Diversi i richiami musicali all’ultimo disco pubblicato dall’artista, tra cui la title track, Cocci sparsi. Un testo ispirato da quel ciarpame che l’artista raccoglieva da bambino quando camminava sulla spiaggia vicino casa.
Le canzoni di Le rose e il deserto non sono solamente focalizzate sull’amore e sui sentimenti. Sono anche ispirate da quella rabbia che si prova davanti alle ingiustizie sociali. Durante la serata l’artista ha dedicato uno spazio per far riflettere il pubblico su come l’immigrazione venga affrontata nella maniera sbagliata dal mondo della politica. Non è mancato anche un momento per ripensare a quelle morti per mano violenta delle forze dell’ordine italiane, come Stefano Cucchi.
La parentesi oscura del mondo ha poi lasciato spazio al mondo dell’amore pensando ai due vecchietti che condividono il pranzo come nel brano Gino ed Alice per tornare a vedere la bellezza nelle piccole cose della vita. Quella voglia di vivere che arriva dalle favole che una madre racconta al figlio come raccontato nella canzone Pirati, con un velo di nostalgia per una figura importante che ora non fa più parte della vita dell’artista.
Ma i testi profondi di Le rose e il deserto arrivano anche da quei momenti di riflessione nati semplicemente da una consapevolezza su come l’essere umano si senta così potente tanto da definire Plutone un pianeta nano, come testimonia la canzone Australia.
La musica porta con sé anche il bisogno di accompagnare una nuova vita sul difficile percorso della crescita come sta succedendo alla nipote dell’artista che ha ispirato il brano Sensi unici.
Tra musica e poesie condivise tra Le rose e il deserto e il pubblico la sera di dicembre a Casa Langer si è scaldata dimenticando quel freddo invernale delle montagne friulane. Questa è la forza della musica e dell’arte capace di unire le persone lontane geograficamente ma unite dal fuoco della cultura.
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