Intervista a Simo Veludo

Simo Veludo

Simo Veludo, una nuova voce che arriva da Torino, è il vincitore dell’edizione 2021 del Festival di Castrocaro. Ha iniziato come tanti suoi colleghi suonando per strada finché non sono arrivati i primi risultati importanti come la vittoria nella categoria inediti a Musica È nel 2020. Il Festival di Castrocaro non è stata la sua prima comparsa in televisione: a luglio 2020 supera i casting di X Factor arrivando alla fase televisiva del talent show.

In questa chiacchierata abbiamo parlato della sua musica che mischia il pop agli elementi urbani ed elettronici, del suo ultimo singolo Mutande, dei suoi prossimi progetti e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Complimenti per la tua vittoria al Festival di Castrocaro! Come hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?

Ho capito che la musica sarebbe stata la mia strada facendo musica per la strada.

Sembra una ripetizione ma è la verità! 🙂

Ho suonato amatorialmente in diverse rock band del territorio ma è quando ho iniziato a suonare da solo, esibendomi per strada a Torino con la mia chitarra, che ho avuto la conferma che questo era quello che volevo fare nella vita.

I tuoi brani nascono dall’indie pop che incontra gli elementi urbani ed elettronici. Come trovi un equilibrio tra questi generi musicali?

L’indie pop è molto intimo, l’hip hop e l’elettronica sono un po’ più diretti e crudi.

L’unione di queste influenze così distanti ha permesso la nascita di diversi brani soft ma allo stesso tempo crudi, senza filtri. Un po’ come Mutande 🙂

Simo Veludo

Il Festival di Castrocaro non è stato il tuo unico successo: hai vinto anche la categoria inediti a Musica È nel 2020, il premio Evergreen Festival, sei stato finalista regionale di Arezzo Wave 2020… il tutto in un anno non facile per la musica! Cosa ti ha dato la spinta a non fermarti nonostante il periodo difficile portato dalla pandemia?

La pandemia per me è stato un lusso.

Non abbiamo mai tempo di fare niente e ci lamentiamo per questo.

Abbiamo avuto un periodo strano in cui il mondo è stato messo in pausa per quasi un anno ed io, personalmente, anziché demordere, mi sono sentito finalmente libero di creare tutto quello che volevo, perché il tempo non mi mancava più.

Il tuo ultimo singolo è Mutande, descrivilo usando tre aggettivi.

Sensibile, diretto, incisivo.

Tu arrivi da Torino, una città ricca dal punto di vista delle realtà musicali indipendenti ed emergenti. Secondo te come mai in quella città nascono tante band e cantanti rispetto al resto d’Italia?

A Torino siamo davvero tanti e, la cosa bella, e che non c’è omologazione fra gli artisti:

ognuno o quasi qui ha il suo stile personale, originale, e questo rende la città ricca di musica nuova da scoprire.

Non so cosa renda così prolifica questa città, ma sono orgoglioso di vivere qui.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Prepararmi al meglio per Sanremo Giovani 2022 innanzitutto.

Inoltre, instaurare un rapporto di lavoro concreto e duraturo con una buona etichetta è una delle mie priorità al momento.

Ho tanti brani, tanti progetti, e mi piacerebbe realizzarli con qualcuno che abbia più esperienza di me in questo ambiente.


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