Intervista a Gabriele Mancuso

Gabriele Mancuso

Gabriele Mancuso vive la musica a 360 gradi, insegnandola e scrivendola. La sua carriera musicale inizia con la rock band Kimerica con cui pubblica due dischi. Ora Gabriele ha deciso di mettere in pausa quella fase del suo percorso musicale e ha iniziato un percorso solista.

In questa chiacchierata abbiamo parlato della decisione di continuare a fare musica da solo, del suo progetto di canzoni registrate in studio durante il lockdown del 2020, del suo nuovo singolo Il tempo che stiamo perdendo e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Tu arrivi da un percorso condiviso con la band Kimera, come mai hai deciso di continuare da solo?

Ciao grazie a voi per l’ospitalità!

Con i kimera ho suonato davvero tantissimo e abbiamo condiviso il sogno di vivere di musica sin da quando avevano 16 anni. A qui tempi la sala prove era la mia prima casa…poi arrivava tutto il resto. Poi è chiaro che si diventa grandi e le priorità possono cambiare così da portarci su strade diverse. Con i kimera è stato super. Ora ho deciso di scavare dentro di me e di proporre qualcosa di assolutamente personale ed introspettivo anche nelle sonorità che saranno più “solitarie”.

Durante il primo lockdown dai vita ad un progetto di canzoni registrate in versione live. Secondo te cosa aggiunge questa dimensione rispetto ai brani registrati in studio?

Sentire nella registrazione il vociferare dei cameramen durante le riprese live, sentire il mio respiro tra le parole, il braccialetto che sbatte sulla chitarra e tutti questi suoni di sottofondo mi piace moltissimo!

Registrare così è come farsi una fotografia sonora appena svegli alla mattina…senza trucchi e senza inganni…sei come sei. Nessuna sovraincisione, nessuna correzione su intonazione e tempo…anche le sbavature sono rimaste! Tutto ciò è assolutamente “rivoluzionario” se si pensa alle produzioni artificiali di oggi.

Il tuo nuovo singolo è Il tempo che stiamo perdendo. Descrivilo usando tre aggettivi.

Intimo. Sincero. Profondo.

In questa canzone tu racconti la brutta abitudine di lasciare andare i giorni senza viverli a pieno. Pensi che con la pandemia e il fatto di recuperare due anni di vita quest’abitudine sia cambiata?

Eh, questa pandemia ha stravolto tutto. Penso che qualcuno sicuramente abbia avuto beneficio da tutto ciò’.

Io mi sento totalmente diverso e anche in questo istante sono alla ricerca del mio equilibrio. Vedo tanta sofferenza e stanchezza nelle persone…ne vedo talmente tanta che forse il pensiero di recuperare questi due anni viene vissuto più come un obbligo morale piuttosto che come un bisogno reale.

Gabriele Mancuso

Hai coinvolto molti collaboratori per poter realizzare al meglio il video di questa canzone. Qual è l’aspetto del risultato che ti ha soddisfatto di più?

Ho messo in piedi un team di amici per registrare questo Live in studio.

Il capitano di questa nave è il mio amico Francesco Auguadra che ha catturato al volo quello che c’era in quell’istante. Carpe Diem.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Dopo il Il Tempo Che Stiamo Perdendo uscirà Sospesi, un altro pezzo registrato live e scritto durante il lockdown.

Mi piacerebbe suonare in giro queste canzoni per condividere con gli altri la mia esperienza.


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