Intervista a chesma

chesma

La cantante chesma ha iniziato il suo cammino nel mondo della musica con due singoli che sono arrivati nelle importanti playlist editoriali della piattaforma streaming musicale Spotify. Ora con l’ultimo singolo esplora il mondo urban pop dalle venature indie.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo nome d’arte, delle playlist editoriali, del nuovo singolo Lacrime che e di molto altro!


Ciao e benvenuta! Il tuo nome d’arte è molto particolare, com’è nato?

Ciao! Il mio nome d’arte diciamo che nato dal mio mood più frequente mescolato al mio soprannome, insomma senza dire troppo ha un significato un po’ nascosto 🙂

La tua carriera musicale è iniziata con il singolo Non so spiegarti questa cosa che. Com’è cambiata la chesma di questo brano al confronto con la chesma di oggi?

La chesma del mio primo singolo, oggi è sicuramente più consapevole di quello che vuole e del progetto che sta portando avanti, sicuramente, una chesma più malinconica!

La tua musica si focalizza sull’urban pop dalle venature indie. Cosa ti ha portato a cercare questo interessante incontro tra diversi generi musicali?

Diciamo che è un genere che ascolto molto, amo un po’ tutta la musica quindi mi piace anche sperimentare e mescolare dei generi che sono compatibili tra di loro.

Le tue canzoni sono arrivate in numerose playlist editoriali di Spotify. Secondo te qual è il segreto per ottenere così tanta copertura nel mondo dello streaming musicale?

Sicuramente distinguersi, in un mondo così pieno di artisti non c’è tanto spazio per le imitazioni, ad oggi è sempre più difficile emergere nel mondo della musica.

Il tuo nuovo singolo è Lacrime che, descrivilo usando tre aggettivi.

Mmm direi malinconico, intenso e agrodolce.

È una canzone d’amore in cui racconti la sofferenza nel vedere che non si riesce a sconfiggere il male che affligge la persona che amiamo. Com’è nata?

È un racconto autobiografico, sono una persona molto empatica verso le persone a cui voglio bene, l’ho scritto in un periodo in cui la mia ragazza, per problemi personali, stava soffrendo molto ed il mio unico desiderio era quello di “prendermi” metà dei suoi problemi per renderli più leggeri a lei.

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La musica cerca di esorcizzare le emozioni più tristi. In quale occasione della tua vita hai trovato veritiera questa frase?

Non ce n’è una in particolare, ce ne sono molte, la musica è sempre la mia medicina, tutto ciò che mi succede cerco sempre di trasformarlo in musica, che sia per sfogo oppure per presa di coscienza di ciò che mi sta capitando.

Sicuramente le emozioni tristi che trasformo più spesso in musica sono le delusioni d’amore ed i problemi familiari.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ci sono dei bei progetti che stanno nascendo, per ora non posso dire di più, però sicuramente tengo sempre aggiornati i miei ascoltatori :))


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