Il cantante Laín è un nuovo nome della musica emergente che non si è fatto fermare dalla pandemia. Dopo essersi fatto conoscere con i singoli Dust, Hourglass, Lifter nel 2021 arriva il momento di pubblicare il suo disco d’esordio, Line of light.
Otto brani in cui il giovane artista campano trova uno sfogo delle sue esperienze personali vissute in l’Italia. Non si dimentica della parentesi negli Stati Uniti, dove è nata sua madre. Le atmosfere folk-rock e l’intimismo melodico si uniscono alle tematiche profonde che Lain racconta nelle sue canzoni.
Diversi i temi che il cantante di Ischia tocca con uno stile musicale ispirato dalle produzioni dell’indie internazionale degli anni Novanta. In questo primo album Lain vuole raccontare le sue esperienze legandosi all’amore, alla solitudine, depressione. Ma non solo aspetti negativi e oscuri dell’animo umano, per questo motivo le canzoni toccano anche sfere come la speranza e la condivisione, mondi che sono sopravvissuti nella lotta contro il terribile nemico della pandemia.
Un primo lavoro che apre un mondo musicale di una nuova voce che sono sicura abbia ancora da raccontare agli amanti della musica nuova.
Leonardo Guarracino, in arte Laín, nasce ad Ischia nel 1990. Trascorre una prima infanzia caotica, prima di trasferirsi dai nonni. In adolescenza riconosce nella scrittura una valvola di sfogo e trova sollievo nel mettere in rima un forte senso di disagio e incomprensione. A 19 anni vive una breve parentesi negli Stati Uniti dove è nata sua madre. Qui lavora per pochi mesi, scrivendo i primi testi in inglese nel tempo libero.
Tornato in Italia, inizia a suonare la chitarra da autodidatta per mettere in musica le proprie idee. Nel corso degli anni, riesce a sviluppare uno stile che richiama le atmosfere del rock e del folk americano degli anni ‘90. Nel 2019 incontra Jex Sagristano, produttore e label manager di Soundinside Records. Con lui inizia la collaborazione per il suo debut album Line of Light.
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