Intervista ai Tarantola

Tarantola

La band Tarantola nasce seguendo l’onda del raggae arrivata a Londra dove il gruppo trova una comunità ricca di musicisti, artisti e produttori provenienti da tutto il mondo. È grazie a questo che i Tarantola creano una vera e propria famiglia musicale.

In questa chiacchierata abbiamo parlato della nascita della band, della diversità del loro stile musicale, del nuovo singolo Original Terron e di molto altro!


Ciao e benvenuti! Il viaggio nella musica inizia per voi a Londra. Cosa ha portato alla creazione di una band proprio nella capitale inglese?

Ciao a tutti e grazie per il supporto. Mi sono trasferito a Londra nel 2013 per studiare songwriting (per diventare un cantautore) ad ICMP in un’università di musica di Londra, dove ora insegno.

Ed è qui che ho incontrato i membri del gruppo, tutti di origini diverse, e ognuno di loro ha inspirato multiculturalità in un modo molto naturale.

Il vostro gruppo comprende una serie di musicisti di origini diverse. Secondo voi cosa ha portato ogni membro per rendere la musica dei Tarantola diversa dagli altri?

Da sempre ho cercato di accogliere a braccia aperte ogni spunto musico/culturale che uscisse spontaneamente. Sono da sempre affascinato dalla musica internazionale, tradizionale specialmente, ed è per questo che per me Tarantola è una grande famiglia/collettivo di persone che porta valore aggiunto ad ogni concerto e ad ogni registrazione.

Tarantola

Avete suonato in diversi contesti, qual è il palco che vi ha regalato più soddisfazione?

L’Hootanany in Brixton, a Sud di Londra. Abbiamo suonato li 3 volte e il pubblico si è divertito tantissimo, era sempre sold out e l’energia che circolava era pazzesca. Abbiamo dato davvero tutto anche se non è il palco migliore su cui abbiamo suonato ma rimarrà sempre il nostro palco preferito a Londra.

Il vostro nuovo singolo è Original Terron, descrivetelo usando tre aggettivi.

Orgoglioso, Senza tempo, Onesto.

Questo brano è un elogio al mondo del sud Italia insieme alla musica raggae. Secondo voi cosa hanno in comune questa zona del nostro Paese e il genere musicale scelto?

Storicamente il sud e la musica reggae hanno in comune molti elementi a livello socio culturale, anche a livello climatico, soprattutto nell’uso di una lingua (dialetto/slang) che non è la lingua parlata nei luoghi di potere e nei luoghi formali.

Come mai avete deciso di unire il dialetto salentino alla lingua inglese?

Voglio portare casa con me dovunque io sia, e il dialetto salentino è il modo più autentico di esprimermi, mentre la lingua inglese è un omaggio alla terra che mi ha accolto e dato tante possibilità. Tarantola non sarebbe mai esistita senza lo scambio e l’influenza di questi due posti.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Stiamo lavorando sul nuovo album che uscirà nel prossimo autunno, scrivendo nuove canzoni, collaborando con artisti di tutto il mondo e ci stiamo preparando per ritornare live sui palchi del Regno Unito e perché no, anche di Italia ed Europa.


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