Intervista ad Eugenio Picchiani

Eugenio Picchiani

Il cantautore Eugenio Picchiani sin da piccolo si mostra un grande appassionato per il mondo del canto, della danza e della recitazione. Nel corso della sua carriera ottiene un piccolo ruolo in un film e in musical.

In questa chiacchierata abbiamo parlato delle sue esperienze teatrali e cinematografiche, dei suoi diversi ruoli artistici, del suo nuovo singolo Alleluia e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Sin da piccolo ti sei appassionato al canto, alla danza e alla recitazione. Tu in quale ruolo ti senti più a tuo agio?

Mi sono avvicinato nel corso del mio percorso artistico a diverse discipline dello spettacolo e tutte sono state fortemente formative nel mio percorso ma fin dalla mia infanzia il canto mi ha sempre accompagnato fino a prendere un ruolo principale da quando ho incominciato a scrivere i miei brani.

Nel corso della tua carriera sei comparso in diversi ruoli attoriali al cinema e nel mondo della musica. Cosa ti hanno lasciato queste esperienze?

Mi hanno lasciato molto sia umanamente che artisticamente. Dall’incontro con Pupi Avati per un piccolissimo ruolo cinematografico, alla partecipazione per due stagioni, con 4 ruoli diversi, nella Divina Commedia il musical. Senza mai perdere di vista i miei progetti musicali, mi sono sempre spinto in nuove esperienze artistiche che hanno arricchito la mia conoscenza e grazie alle quali ho conosciuto, apprezzato e cercato di assorbire, la professionalità di note maestranze.

Il tuo nuovo singolo è alleluia descrivilo usando tre aggettivi.

Semplice, spirituale e universale.

La canzone si focalizza su un messaggio di spiritualità e speranza nel ringraziare Madre Terra. Come è nato questo brano?

Nasce da un sogno fatto a fine pandemia, un sogno musicale meraviglioso, dove io dirigevo un grande coro che intonava questo insolito, sconosciuto, ma profondamente sentito Alleluia! Nel cuore della notte mi sono alzato, ho accolto questo dono e subito ho registrato ciò che mi restava impresso.

Dal giorno dopo Alleluia stava già prendendo forma con le sue note. Sicuramente, questo messaggio di speranza a difesa di ogni forma di vita, a difesa di Madre Terra, con la volontà e la gioia di essere uniti, nasce da un sentire, dal percepire e cogliere attraverso i sensi, tutto “quello” che gira intorno. E la sensibilità è un ingrediente principale che genera riflessioni che il più delle volte comunico in musica.

L’Umbria, il piccolo Borgo di Sterpeto nel comprensorio Assisano sono stati scelti poiché rappresentavano in pieno il messaggio di Alleluia, un messaggio di semplicità, universalità e speranza ma anche di unione e pace. Tutti valori di cui in questo momento necessitiamo più di sempre.

Eugenio Picchiani

Credi che l’esperienza della pandemia abbia avvicinato le persone ad un legame più profondo col Pianeta Terra?

Credo che tanti dei buoni propositi fatti durante la pandemia si siano affievoliti, perdendo la loro forza iniziale. Sicuramente, visti anche gli ultimi e continui cambiamenti climatici, si è riaccesa quell’urgenza di attenzione e rispetto verso Madre Natura, Madre Terra. Durante la pandemia il pianeta Terra si è riappropriato di molte possibilità, di nuovi spazi che gli erano stati usurpati.

E la natura, il mondo animale si è manifestato come non si era mai più visto, avvicinandosi di più all’uomo, sensibilizzandolo di più al rispetto del pianeta. Spero che si attuino nuove urgenti misure che possano risanare e proteggere ciò che resta di equilibrato in un sistema che è stato snaturato.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Gli ultimi singoli in ordine di uscita Eclissi, Cappellaio matto, il circo e adesso Alleluia faranno parte di un album di prossima uscita dal titolo Anima che conterrà, inoltre, un brano inedito che si avvalora della preziosa collaborazione con una grande artista: Mariella Nava. Non vedo l’ora di presentarlo in concerto per condividere con voi tutta la mia musica!


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