Intervista a Zoelle

Zoelle

Zoelle è una giovane voce che arriva da Torino, città molto ricca dal punto di vista della musica italiana emergente. Nonostante il suo percorso musicale sia appena iniziato, la giovane cantante torinese è arrivata sugli schermi di Sky TG24.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo ultimo singolo Bonnie e Clyde, della sua carriera, dei suoi progetti futuri e di molto altro!


Ciao e benvenuta. Il tuo nome d’arte è molto originale, complimenti! Come è nato?

Zoelle è composto dal nome di origine greca “Zoe” e il pronome personale femminile francese “elle”. Zoe significa “energia vitale” e associato alla parola “elle” penso rappresenti al meglio la mia personalità e il mio orgoglio di essere donna.

La tua carriera musicale inizia nel novembre 2020: con il brano Fanfara Dark vinci il format Cantera Machete, cosa hai provato in quel momento?

È stato un onore conoscere Slait e le bellissime persone che gravitano intorno all’universo Machete. Purtroppo non ho vinto il format ma sono comunque arrivata terza su oltre ottomila partecipanti e questo non può che riempirmi di soddisfazione. Se penso poi che tutto questo è successo con il primo brano faccio ancora fatica a crederci.

Zoelle

È un brano di rinascita e consapevolezza, puoi dirci qualcosa di più al riguardo?

Fanfara Dark racconta i dettagli di una relazione burrascosa, a tratti violenta, da cui sono riuscita a fuggire. Una storia in cui si mischiano coraggio e paura, amore e tradimento, bugia e verità. Nel testo si percepisce tutta la rabbia e la voglia di rivalsa di chi è stato ferito e ha il cuore spezzato e si sviluppa in un crescendo emotivo fino ad arrivare all’inevitabile conclusione in cui rimane spazio solo per l’autoconsapevolezza. E’ una canzone che nasce nei meandri più oscuri di me stessa. E’ la voglia di voltare pagina senza guardarmi indietro ed essendo il mio primo brano rappresenta non solo un punto di partenza ma anche di arrivo.

Ad aprile 2021 torni sulla scena musicale con il singolo Ganimede, un nome che richiama la mitologia greca. Nella tua canzone parli di delusione e rabbia nate da un tradimento, qual è il legame tra queste tematiche e la mitologia greca?

Purtroppo nessuno. Pur amando molto la mitologia greca, come si evince dalla mia prima risposta, in questo pezzo faccio riferimento a Ganimede, il satellite più grande di Giove. Proprio la rabbia e la delusione scaturite dal tradimento mi hanno portato a descrivere questo amore tossico, sognando di volare il più lontano possibile.

Il tuo nuovo singolo è Bonnie e Clyde, descrivilo usando tre aggettivi.

“Bonnie e Clyde” è un pezzo leggero e ballabile ma allo stesso tempo intrigante. Per le sonorità del brano mi sono lasciata influenzare dalle atmosfere tipicamente estive che ascolto nel reggaeton, stando attenta, però, a lasciare intatte le vibrazioni cupe che percepivo all’interno di una crime story. Per questo devo assolutamente ringraziare di cuore Akiyame, il produttore che ha curato la strumentale.

La storia d’amore del duo criminale più famoso della storia non è a lieto fine. Tu hai mai creduto al Vissero per sempre felici e contenti?

Non proprio. Sono molto disillusa da quel punto di vista ma mi sforzo di credere che nonostante tutto, alla fine, ci sia sempre una buona ragione per sorridere.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Per ora mi piacerebbe godermi questi mesi caldi in compagnia del mio ultimo singolo, con la speranza che possa diventare presto un trend per l’estate. Ma a settembre conto di uscire con un ep in cui saranno presenti pezzi già editi e non. Diciamo che, in linea di massima, conto di non fermarmi mai e continuare a produrre con costanza musica di qualità.


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