Intervista a Niel

Niel

Il cantante Niel è un artista che ho subito accolto sul mio portale colpita dalla profondità della sua canzone dedicata ad un amico scomparso. Come tanti altri, anche Niel ha iniziato suonando in varie band per poi continuare come solista.

In questa chiacchierata abbiamo parlato degli insegnamenti che ha trovato in tanti anni di musica, degli aspetti positivi e negativi del suonare in band e solista, del suo nuovo EP IntimaMente e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Tu hai iniziato a fare musica agli inizi degli anni Duemila, avrai visto di ogni in tutto questo tempo! Cosa hai imparato in tutto questo tempo?

Ciao Foxy e un saluto a tutti i lettori. Permettimi di ringraziarti subito per il grande lavoro che fai ogni giorno per dare visibilità a band o solisti come me. Sono passati ormai 23 anni da quando presi in mano la chitarra per la prima volta.

In questo tempo ho imparato ad esser sempre più me stesso quando scrivo, ho imparato a camminare lungo il mio percorso musicale rialzandomi ad ogni caduta, senza paura di esser giudicato e soprattutto ho imparato a non arrendermi mai, perché la musica per me è un integratore di sostanza vitale.

Niel

Come tanti tuoi colleghi hai passato i primi anni suonando in band per poi continuare come solista. Qual è l’aspetto positivo e negativo nel suonare da soli e in band?

Sicuramente il vantaggio di suonare in una band, oltre alla compagnia (ho avuto la fortuna in entrambe le band di suonare con persone che erano amici anche al di fuori della musica) è anche quello di avere un minor peso economico da investire nel progetto, ogni spesa viene divisa per i componenti.

Il vantaggio di essere un solista è quello che non ho mai problemi a scegliere né orario né giorno per fare le prove eh eh. Battute a parte, ho anche totale libertà di scrittura e tempistiche compositive.

Il tuo EP è stato anticipato dal singolo Angelo dal cielo grigio dedicato ad Emanuele Primierani, tuo amico fraterno. Cosa hai provato mentre scrivevi questo testo?

Angelo dal Cielo Grigio è una canzone che non avrei mai voluto scrivere… A distanza di un anno dalla sua pubblicazione ogni volta che la suono mi fa sentire male, come il giorno che l’ho scritta pensando a Emanuele. Il testo parla di lui del suo vissuto, del nostro vissuto, siamo cresciuti insieme sin da bambini e del mio senso lacerante di impotenza per non aver fatto di più…

Il tuo ultimo lavoro discografico è IntimaMente descrivilo usando tre aggettivi.

IntimaMente è: Sincero, disturbato, diverso.

Una delle tracce che più mi ha colpito è Inesorabile tempo, come è nato?

L’ho scritta senza pensare a nulla di preciso. Man mano che la componevo mi ha fatto pensare al tempo Inesorabile che passa. Attraverso ogni momento, attraversando decenni, ere intere senza distinzioni o ripensamenti, Inesorabile va avanti.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

In primis uscire live. La prima data di esordio con Niel sarà il 25 marzo al Vegas di Viareggio, insieme a un altro progetto solista Solo1981 del mio caro amico Stefano. Altre date sono in calendario. Nel frattempo ho composto altri pezzi e appena avrò un po’ di budget disponibile tornerò al mitico Studio MEDA Sound di Lucca per una nuova incisione. Qui ho registrato anche IntimaMente.

Concludo invitando i lettori ad un ascolto, magari una condivisione e di seguirmi, se quello che avete sentito vi è piaciuto, perché per i piccoli artisti come me questo è quello che ci dà la forza e il supporto per continuare a crederci.


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