Intervista a Limbrunire

Limbrunire

Il cantante Limbrunire è uno dei quei nomi che porta avanti la tradizione del cantautorato italiano arricchendolo con elementi nuovi della musica contemporanea. Nel corso della sua carriera musicale ha ricevuto diversi riconoscimenti come il Premio Lunezia, Premio Autore Controcorrente… ma non è solo un cantante, ma anche scrittore.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo nome d’arte, degli inizi della sua carriera, del suo romanzo, del suo nuovo singolo Orocolante e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Finalmente ho l’occasione per intervistarti, ho sempre ammirato molto il tuo progetto musicale e ti faccio i complimenti per tutto. Una domanda è d’obbligo: da dove arriva il nome Limbrunire?

Innanzitutto grazie a te Martina per essere sempre attenta e vicina al mondo underground e per dare voce ad artisti più di nicchia.

Limbrunire arriva da un semplice dato di fatto: mi rispecchio molto a livello caratteriale in quel preciso momento della giornata. E poi perché mi è sempre piaciuto il suo fonema.

Hai un curriculum di tutto rispetto: la tua carriera inizia nel 2009. Ormai sei sulla scena musicale da un bel po’ di anni. Come è cambiato Limbrunire nel corso del tempo?

È totalmente cambiato per alcuni versi, per altri è rimasto pressoché lo stesso. Credo solamente di aver assecondato la normale gemesi del tempo che passa cercando di evolvermi come persona mantenendo intatta la curiosità, l’ebbrezza della scoperta.

Limbrunire

La tua storia è ricca di riconoscimenti come il premio Lunezia Nuove Proposte, Premio Autore Controcorrente Pino Daniele… Tutti questi riconoscimenti cosa ti hanno lasciato nel cuore?

Ognuno mi ha lasciato un ricordo nitido del momento e del percorso che mi ha portato al riconoscimento finale.

Ricerchiamo continuamente l’approvazione, e per chi fa musica in particolare quello rappresenta sicuramente uno stato appagante, un pretesto per dire: “bè alla fine forse non è così malvagio quello che provo a fare, a trasmettere”. Porto con me anche i compagni di viaggio che mi hanno lasciato qualcosa, ognuno con la propria arte sospesa tra demoni e disincanto.

Non sei solo un cantante, produttore, autore, ma anche uno scrittore. Nel 2021 pubblichi il tuo primo romanzo Io, tu e le piramidi. Cosa cambia nel mondo della scrittura quando ti approcci ad un libro invece che al testo di una canzone?

La musica e la letteratura sono due mondi distanti sulla carta ma vicini nella pratica, o almeno nel mio caso è così. Ho scoperto durante l’elaborazione del romanzo diverse similitudini con la forma canzone nonostante abbia riscontrato maggiore libertà creativa rispetto alla stesura di un testo.

In una canzone devi essere più pragmatico, nel romanzo puoi aggrapparti maggiormente all’immaginifico, ma in entrambi i casi puoi seguire un flusso di coscienza che in autonomia emana una certa musicalità.

Il tuo nuovo singolo è Orocolante, descrivilo usando tre aggettivi.

Audace, riflessivo, utopico.

A leggere il titolo viene automatico pensare alla tradizione giapponese del Kintsugi, la tecnica di restauro di riparare con l’oro le crepe. Questo ti ha ispirato per la canzone?

Sinceramente non avevo pensato al Kintsugi ma potrebbe essere comunque applicata metaforicamente parlando a Orolocante.

Sarebbe meraviglioso se noi fossimo l’oro in grado di riparare le crepe di questo malconcio Pianeta; purtroppo quelle crepe spesso sono proprio causate dalla nostra efferata sete d’oro.

Il brano racconta di una nave che sta affondando ma nonostante questo si continua a cantare. Mi ha ricordato i momenti del lockdown in cui si cantava dai balconi per cercare un po’ di felicità nel momento difficile della pandemia. Come è nata la tua canzone?

È nata di getto dopo aver letto una notizia ansa sui devastanti incendi della taiga e tundra orientale.

Stavo lavorando a una produzione elettronica dark con elementi organici come chitarre acustiche e pianoforti, ne ho approfittato per mettere nero su bianco alcune riflessioni sull’essere umano e su quanto le sue scelte possano risultare determinanti, su quanto possano essere salvifiche e quindi propedeutiche o catastrofiche.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Per Visory Records pubblicherò un altro singolo e successivamente l’Ep. che è pronto nel cassetto da mesi.

Nel frattempo sto preparando un monologo musicale che presenterò al Teatro Impavidi di Sarzana il prossimo 8 gennaio; simultaneamente sto lavorando alla colonna sonora di un cortometraggio e da non molto ho iniziato a scrivere il nuovo romanzo che spero di pubblicare il prossimo autunno.


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