Intervista a Francesco Maria Gallo

Francesco Maria Gallo

Il cantautore Francesco Maria Gallo è anche uno storyteller e autore televisivo. Nella sua musica si focalizza soprattutto sulla nuova rappresentazione in chiave rock di classici della letteratura come Orlando e la Divina Commedia.

In questa chiacchierata abbiamo parlato dei suoi diversi ruoli artistici, di come la musica incontri la letteratura, del suo nuovo album Orlando Opera Rock e di molto altro!


Ciao e benvenuto! La tua musica spesso incontra il mondo della letteratura. In che modo è nato il bisogno di questo mix?

Amo il Rock, quello autentico degli anni ’70 e la letteratura e da tempo sentivo l’urgenza di unire questi due straordinari linguaggi che, se sappiamo immergerci, ci portano altrove. Il rock e la letteratura si influenzano reciprocamente. Il rock ha un grande impatto sulla cultura popolare, influenzando moda, politica e stile di vita, mentre la letteratura ha avuto un grande impatto sulla cultura popolare attraverso opere come “On the Road” e “A Clockwork Orange”. Molti artisti rock si sono ispirati alla letteratura, come Bob Dylan e i Led Zeppelin, mentre la letteratura ha tratto ispirazione dalla cultura rock, come nel caso del romanzo “American Psycho”.

Oltre ad essere un cantautore, sei anche un autore televisivo e storyteller. Come riesci a creare un’unione tra tutti questi ruoli?

Sono momenti della nostra personalità che necessariamente convivono e si fondono l’uno con l’altro. Non ho mai cercato un’unione perché quelle parti di me sono parte del tutto.

Uno dei lavori discografici che hai realizzato è stato dedicato all’inferno della Divina Commedia messo in chiave rock. Cosa ti ha portato a creare un lavoro discografico così?

Inferno Opera Rock è stata la mia prima opera rock, una sovrascrittura ispirata all’Inferno di Dante Alighieri. In questo caso, i personaggi che ho incontrato nella mia discesa all’inferno mi hanno raccontato la vera natura della loro personalità e il dramma di vedersi condannati ingiustamente all’inferno solo perché esprimevano un pensiero diverso.

Inferno Opera Rock narrà a colpi di Rock le ingiustizie subite da donne e uomini. Orlando Opera Rock è un viaggio (sempre Rock e prog) nel tempo tra i drammi dell’umanità che hanno cambiato il mondo e la nostra stessa vita. Uno è la prosecuzione dell’altro. Potrebbero essere un unico concept album, ma sarebbe stato troppo lungo.

Francesco Maria Gallo

Il tuo nuovo album invece si è focalizzato su un romanzo di Virginia Woolf dove racconti un Orlando inedito. Come è nata l’idea del concept che ha ispirato questo disco?

Ho scoperto il romanzo “Orlando” di Virginia Woolf negli anni 80 e mi ha dato modo di riflettere sul mio passato e sulla mia vita futura. Mi ha colpito l’autonomia di pensiero della scrittrice riguardo alla politica imperiale inglese e le gabbie di genere della società vittoriana. La scrittura di Woolf travolge per eccesso di pienezza e di umanità, e in ultima analisi, l’androginia è la ricchezza di un libero pensiero che prende forma attraverso l’atto creativo. Da qui nasce la sfida di un mio viaggio onirico-musicale che mi ha condotto naturalmente alla scrittura rock.

Durante il percorso, ho realizzato di essere in procinto di scrivere un concept album con un forte elemento narrativo. Inoltre, ho dovuto affrontare la difficoltà di scrivere i testi, voglio dire di raccontare il viaggio di Orlando come lo ho immaginato nella mia sovrascrittura concettuale. Orlando Opera Rock è un concept album che racconta la storia dell’umanità attraverso 13 canzoni rock e progressive. Ogni canzone rappresenta una parte del viaggio di Orlando attraverso la storia.

Si parte dall’Overture alla corte di Elisabetta I e si prosegue con la storia di personaggi come Maria Maddalena e Gesù di Nazareth, la lotta per l’indipendenza del Kenya, la rivolta giovanile degli anni 70 in Italia, il delitto Ambrosoli, l’esplosione di una bomba in una ipotetica cittadina ucraina nel 2022 e l’inno alla libertà delle donne iraniane scritto dalla poetessa Forough Farrokhzad nel 1967. In ogni canzone, Orlando rappresenta la memoria delle vittime e delle tragedie affrontate dall’umanità.

Il tuo lavoro discografico vuole essere una testimonianza degli orrori ma anche la speranza per cambiare le cose. Credi che anche adesso ci sia un contesto come quello di Orlando?

Certamente sì e il mio Orlando nel suo viaggio rappresenta i drammi del passato, così come i drammi attuali (la guerra in Ucraina, lo sfruttamento delle risorse africane, le contaminazioni nucleari), ma anche la speranza attraverso aneliti di ribellione civile come quelle di donne e giovani Iraniani che protestano contro la dittatura repressiva del regime.

Nel disco sono presenti diversi feat con Simona Rae, come vi siete conosciuti?

Con Simona ci siamo conosciuti durante la registrazione di Inferno. Cercavo una cantante che fosse solo eccellente ma anche interprete coraggiosa, performer e aperta alle sperimentazioni vocali.

Quando ho espresso questi miei desideri, il mio direttore artistico Renato Droghetti mi ha presentato Simona ed è stato da subito follia artistica. Posso dire, senza paura di essere smentito che Simona Rae è una delle più grandi artiste italiane, ma purtroppo in questo Paese non basta. Lei è davvero speciale, se Demetrio Stratos fosse ancora vivo le avrebbe ceduto il testimone. Le sue capacità vocali sono davvero uniche.

La canzone Berlino vede la partecipazione di Anna Padalino, come è nata la vostra collaborazione?

Ho conosciuto la piccola Anna Padalino in studio di registrazione. Lei era fine turno e subito dopo toccava a me. Ho ascoltato la sua registrazione e ne sono rimasto colpito. Ho subito chiesto alla sua mamma Veronica, che era presente in studio, di poter utilizzare Anna come feat in Berlino.

Veronica ed Anna erano entusiasti, ma io tanto tanto di più. Anna Padalino, con il suo rap finale, ha davvero reso speciale Berlino. Grazie Anna, grazie Veronica!

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

In questo momento sono impegnato nel tour di Inferno Opera Rock e contestualmente stiamo preparando l’allestimento dello spettacolo Orlando Opera Rock e sarà un trip surreale e metafisico per il pubblico a teatro, così come lo è per Inferno.

Ma il tour di Orlando Opera Rock partirà Il prossimo autunno, nel frattempo accanto al cd, uscirà il vinile numerato, un libro dal titolo Orlando, l’opera rock che ne racconta la storia e che parla del connubio tra Rock e letteratura e infine prossimamente un film musicale della durata di un’ora che sarà distribuito su Vevo e andrà in proiezione su cinema di nicchia in Italia.


Segui Francesco Maria Gallo su
FacebookInstagram