Clara Collalti è una cantautrice di Milano che si è formata studiando pianoforte e chitarra. Oltre a scrivere la sua musica canta in varie formazioni acustiche. Propone la sua contro hit dell’estate, #voglioandarealmare che arriva dopo il suo singolo d’esordio, Ovunque andrai.
In questa chiacchierata abbiamo parlato della sua formazione, del suo nuovo singolo, dei suoi progetti futuri e di molto altro!
Ciao e benvenuta! Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
A casa mia tutti hanno sempre suonato e cantato e studiato musica, è stato un avvicinamento naturale, quasi impossibile fare senza! Devo molto ai miei genitori che mi hanno permesso di studiare musica, e a mio papà che mi ha insegnato per primo a mettere le mani sul pianoforte e sulla chitarra e con il quale ancora oggi condivido una passione grandissima per la musica.
Hai studiato pianoforte e chitarra, qual è lo strumento che senti più vicino alla tua musica?
Forse il pianoforte, perché l’ho studiato per quasi dieci anni, fino a stufarmi della musica classica, come quasi tutti gli adolescenti, e provare a fare tesoro di quanto imparato per suonare la musica dei cantautori che ascoltavo e, più, in là, provare a scrivere cose mie.
Il tuo nuovo singolo è #Voglioandarealmare. Come è nato?
Quasi per gioco, come una risposta al momento in cui tutti ci siamo trovati. Stavo lavorando su altre cose, poi è arrivato questo pezzo che mi sembrava adatto al contesto storico e anche all’estate che stava arrivando: ho scritto il testo di getto, su una musica che era nell’aria da un po’.
Come mai la definisci una contro hit dell’estate?
In questo periodo, come è giusto che sia, escono decine di pezzi che in una settimana scalano le classifiche e spopolano sui social, sono le classiche hit estive. Alcune funzionano di più, altre meno, secondo me, ma hanno comunque tutte una potenza di mercato tale per cui inondano le nostre giornate. La mia è una canzone che arriva dal basso, quasi bussando, che prova a farsi spazio tra i giganti, senza troppe pretese, da un lato. E dall’altro ha un testo che presenta come un “doppiofondo”, è un invito a riflettere sulle cose in cui tutti noi ci siamo trovati impigliati e sugli atteggiamenti che abbiamo fatto nostri quest’anno. Con ironia.
Descrivi il tuo ultimo singolo usando tre aggettivi.
Ironico, speranzoso, scaltro.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando insieme a un team di persone speciali ad alcuni pezzi come autore, che spero arrivino presto agli interpreti giusti; e poi ho un paio di nuovi pezzi miei che spero di farvi sentire in autunno!
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