Intervista a caspio

caspio

caspio è un cantante di Trieste. Da questa città di mare e di confine arriva la sua musica, concetti a lui cari condivisi attraverso la musica elettronica stile anni 90. caspio oltre a cantare suona basso, chitarra e batteria.

In questa chiacchierata abbiamo parlato degli anni 90, dell’influenza di Trieste nella sua musica, del suo nuovo singolo Un attimo e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Tu vivi a Trieste, nota città di confine. Le sue influenze culturali e il mare quanto influiscono sulla tua musica?

Sicuramente tanto. Trieste è una città sospesa nel tempo che poco ha a che fare con il resto d’Italia, un po’ come il sottoscritto. Faccio fatica a immaginarmi a vivere in un luogo senza il mare, dove apri la finestra e non ti svegli con il suo profumo. E poi il mare per me significa “viaggio” e penso da sempre che la musica abbia lo stesso significato.

Tu fai musica elettronica con influenze anni 90. Cosa hai preso da quel decennio per trasformare il genere musicale elettronico nel tuo stile musicale personale?

Tutto quello per cui impazzivo quando ero un ragazzino: i big beat, il trip-hop, i bassi distorti, le sonorità pop da classifica di MTV, un po’ di grunge e di rock. Penso anche un po’ la tendenza a sbattermene altamente di cosa piaccia a chi sta dall’altra parte quando scrivo un pezzo nuovo: i quegli anni si è fatto di tutto, anche cose brutte, per carità, però forse si era un po’ più liberi.

Un attimo è il tuo nuovo singolo, descrivilo usando tre aggettivi.

Onirico. Plumbeo. Notturno.

In questa canzone la notte fa da padrona. Come mai hai deciso di analizzare a fondo le sensazioni ed emozioni che porta il mondo notturno?

Perché se non avessi un lavoro è proprio in quella parte della giornata che si concentrerebbe maggiormente la mia vita. I pochi rumori che ci sono ti danno la sensazione che tutto il superfluo sia venuto meno, che ogni cosa sia al posto giusto, che il tempo sia davvero qualcosa che puoi trattenere tra le mani.

caspio

Durante la notte non si ha paura perché il cervello è più forte. Secondo te cosa ha la notte per renderci più forti rispetto al giorno?

Se non ti fai rapire dai pensieri è il momento in cui sei più libero dagli altri e da te stesso. Non ci sono distrazioni e, quindi, non ci sono scuse.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Un nuovo EP! Rappresenterà il viaggio, il mio, quello che ho fatto e vissuto nell’ultimo anno, passo dopo passo, singolo dopo singolo. Inoltre, spero di poter iniziare a portare in giro la mia musica, ne ho davvero bisogno.


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