Intervista a Carolei

Carolei

Il cantante Carolei si avvicina alla musica ad un’età molto precoce. A nove anni inizia a frequentare lezioni di pianoforte a cui seguono quelle di canto. Le sue prime canzoni vengono inserite in playlist editoriali di Spotify e in rotazione sulle radio nazionali.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo nome d’arte, dei suoi inizi nel mondo della musica, del suo nuovo singolo Ti nascondi e molto altro!


Ciao e benvenuto! Il tuo nome d’arte mi ha colpito subito, da dove nasce?

Ciao! Nasce da un piccolissimo paesino che si trova in provincia della città in cui sono nato, Cosenza, perché è stato lì che ho cantato per la prima volta in pubblico quando ero piccolo.

Cresci insieme al pianoforte che inizi a suonare a nove anni. Come mai un bambino così piccolo sceglie di dedicarsi allo studio della musica?

All’inizio avevo iniziato a studiare pianoforte perché lo faceva mia sorella e sentirla sempre suonare a casa mi aveva fatto venire voglia di farlo anch’io. Poi però non ho continuato con lo studio del piano, ho studiato canto per diversi anni, il piano l’ho ripreso dopo un po’.

Carolei

Il tuo singolo Bugie bianche è finito nella playlist Indie Italia e in rotazione sulle principali radio nazionali. Un bel traguardo per un ragazzo di vent’anni. Come ti sei sentito ad ascoltare la tua canzone in radio?

È stato stranissimo la prima volta. Stavo guidando e a tratti rischiavo di fare un incidente, a tratti ridevo a tratti piangevo…

Il tuo ultimo singolo è Ti nascondi descrivilo usando tre aggettivi.

Mmmh… direi affettuoso, introspettivo, altruista.

È una canzone che si focalizza sulle dipendenze, non solo quella della droga, ma anche affettiva, patologica, ideologica… Secondo te cosa porta un ragazzo della tua età ad entrare in questo tunnel che distrugge?

Ti nascondi è nata quando mi sono avvicinato alla storia di un ragazzo della mia età che aveva serie difficoltà con le droghe. Non so cosa porti una persona ad avvicinarsi alle droghe e a diventarne dipendente, ma penso che alla base ci sia sempre la mancanza di qualcosa.

Ti nascondi lo definisco sempre un brano di aiuto nel senso che vuole far capire che nonostante le difficoltà c’è sempre qualcuno disposto ad aiutarci se noi concediamo di lasciarglielo fare e usciamo anche solo un po’ dalla nostra tana.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sto lavorando a nuova musica, magari un ep chissà, e tanta musica live.


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