La cantante Camilla Vu sin da bambina si appassiona alla musica italiana ed internazionale grazie ai genitori. Grazie alla collaborazione con il produttore Alessandro Di Masa Camilla Vu pubblica il suo primo singolo in inglese per poi arrivare alla lingua italiana.
In questa chiacchierata abbiamo parlato delle sue influenze musicali, del suo amore per il pianoforte, del suo nuovo singolo Dritta da te e di molto altro!
Ciao e benvenuta! Le tue influenze musicali che ti hanno portato ad avventurarti nel mondo della musica sono molteplici. Esse variano da cantautori italiani ad artisti internazionali. Cosa hai preso dai loro diversi stili che hai portato nelle tue canzoni?
Ciao, grazie per l’invito! Non è semplice riuscire a capire chi e cosa mi ha influenzato dei vari artisti che ho ascoltato e che tuttora ascolto. Sicuramente il cantautorato italiano mi ha aiutata molto a livello di scrittura di testi, mentre mi rivolgo più all’ambito internazionale quando si tratta di ricercare una melodia o suoni che appartengono al mondo del soul, del R&B e del funk.
Per iniziare la stesura dei tuoi primi brani ti accompagni al pianoforte. Qual è stata la scintilla che ha acceso l’amore per questo strumento musicale?
Risale ai tempi della scuola primaria, quando all’età di 6 anni l’insegnante di musica dell’epoca mi propose di provare a fare qualche lezione di piano. Per un anno circa ho studiato pianoforte per poi abbandonarlo e riprenderlo in modo autonomo dai 12/13 anni.
Non sono una pianista, né mi ritengo tale, ma mi accompagno quando canto perché ne sento il bisogno e la necessità.
Il tuo primo singolo, Novembre 29, lo scrivi in inglese. Come mai ti sei indirizzata verso questa lingua?
Parlare inglese è un’altra mia grande passione e scrivere canzoni in inglese è stato piuttosto automatico visto che si tratta di una lingua che utilizzo quasi come fosse mia.
Inoltre, spesso potrebbe sembrare più semplice comunicare alcune emozioni e pensieri in inglese e così è stato per Novembre 29.
Il tuo nuovo brano è Dritta da te, descrivilo usando tre aggettivi.
Dritta da te è frizzante, luminosa e gospel.
Nel testo racconti le difficoltà e le fatiche nel vivere tra ansie e paure. Ma anche la luce che può portare la giusta compagnia in questi momenti bui. Cosa suggerisci a quelle persone che non riescono più a fidarsi a causa di brutte esperienze in campo relazionale?
Di non basare la propria vita solo ed esclusivamente su esperienze passate. Certo, queste servono, ma non devono impedire di vivere il presente nella sua totalità.
La canzone presenta dei ritmi pop, funky e R&B. Cosa ti ha portato a dedicarti a questi generi musicali?
In generale quello che ascolto, da Alicia Keys a Etta James, da Steve Wonder ad Aretha Franklin.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Non ho piani definiti per il futuro, se non continuare a scrivere, fare musica, imparare da tutti coloro che possono darmi qualcosa. Posso dire però che stiamo già lavorando a nuovi brani, quindi spero di poterli fare ascoltare presto.
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