Senza avere un orizzonte – Massimo Valli

Senza avere un orizzonte - Massimo Valli

Il cantautore Massimo Valli come tanti suoi colleghi ha utilizzato al meglio i mesi bui caratterizzati dal lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 per creare il suo nuovo disco. Dopo cinque anni di distanza dal suo ultimo lavoro discografico, Massimo pubblica la sua nuova fatica musicale figlia di quel periodo oscuro, Senza avere un orizzonte.

Undici brani che si focalizzano sulle sensazioni vissute dall’artista di fronte a quella situazione di chiusura totale e di stop alla vita che si conosceva. Nessuno si aspettava di vivere un’esperienza del genere, ma Massimo Valli riflette che forse la solitudine non è il male peggiore dopotutto.

Ma se i mesi di isolamento non sono stati un buio così assoluto. La parte peggiore del periodo della pandemia è stato ascoltare coloro i quali avevano la pretesa di sapere tutto della situazione. Persone come i complottisti o chi si sentiva colpevole.

Un album che è una fotografia di tutti i pensieri che bene o male tutti hanno avuto nel periodo più complicato che l’umanità abbia mai attraversato. Solitudine, inizi e fine di amori nati a distanza e uno sguardo sul futuro dell’essere umano sono i pilastri su cui si fonda questo disco che testimonia come l’arte non si sia fermata nonostante tutto.

Sono un suonatore di chitarra che cerca di mettere assieme parole e note. Prova a trasformare in musica le emozioni, le sensazioni, le paure, la rabbia, l’incertezza.”

Veneziano della terraferma, Massimo Valli si appassiona alle chitarre fin dalla prima infanzia.

Massimo da sempre è influenzato dalle sonorità del folk americano e dai songwriters nati dalle ceneri di Woody Guthrie. Utilizza la musica americana filtrandola con la lingua italiana come mezzo di comunicazione per le sue canzoni e le sue storie. Così come riportato dalla stampa che parla così della sua musica:

C’è una strada che sa d’America nei suoni di Massimo Valli e della sua band. Ma sopra ci camminano personaggi e storie d’Italia. Tra ieri oggi e domani.”

Imbracciando chitarra, armonica e mandolino ed accompagnato dalla sua band composta da Andrea Vesco (chitarre, mandolino e dobro), Piero Della Vedova (basso) e Virginio Bellingardo (batteria e percussioni), pubblica nel 2011 il primo disco Altri tempi, seguito da Note a margine [2013], Quasi per nessuno [2018] e Senza avere un orizzonte [2023], pubblicati grazie alla collaborazione con il produttore Simone Chivilò (già produttore artistico di Massimo Bubola).


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