La cantante May Rei è una nuova scoperta molto interessante della musica emergente italiana. Il suo stile musicale mi ricorda i deejay anni 90, primi anni duemila che facevano scatenare e sognare la mia generazione nata alla fine del decennio più bello (anni 90!).
Il nuovo lavoro discografico dell’artista è It’s All About Phases che arriva un anno dopo la sua ultima fatica musicale. Undici brani uniti da una tematica che non si vede tutti i giorni in un disco. Le canzoni raccontano il ciclico mutamento dell’esistenza, formato dagli stati d’animo e facce indossate in risposta all’ambiente che ci circonda.
Un album nato dopo studi approfonditi dove May Rei crea nuovi suoni manipolando strumenti elettronici e virtuali, analogici e acustici. Tutto questo va a creare un viaggio musicale in cui si scoprono atmosfere magiche che arricchiscono il quotidiano. Ma anche i cambiamenti naturali che coinvolgono le generazioni e quelli drammatici che trasformano il nostro Pianeta.
Compositrice, producer, beatmaker e cantante, May Rei impiega sintetizzatori, effetti, strumenti virtuali e voce per creare mondi musicali e raccontare frammenti di sé.
Amore per il ritmo, per i suoni analogici e una naturale predisposizione verso la sintesi FM contraddistinguono le sue produzioni. Una fusione di stili e culture – dal synth-pop alle tradizioni Orientali, dalla downtempo al club-sound – letti attraverso lo sguardo curioso della sperimentazione.
Trasferitasi dall’Italia alla Germania nel 2007, May Rei – moniker di Mariangela Diella – si specializza in Electronic Music Production al SAE Institute di Monaco di Baviera (2018- 2019). Perfeziona le sue competenze al Moog Summer Camp condotto da Enrico Cosimi a Venezia nel 2019.
Già parte di Hertzen – duo formato con il producer carioca Marcelo Ribeiro Dias / Self, nel 2020 May Rei incide Epiphany, primo disco solista, seguito dall’Ep The Bite Of The Witch (2021) distribuito dalla sua Einklang Records. It’s All About Phases (2022) è il suo ultimo album.
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