Intervista agli Indastria

Indastria

Gli Indastria sono una band che porta una ventata di divertimento nel mondo della musica emergente italiana. Non sono alle prime armi, infatti la loro discografia presenta diversi album che attraversano i diversi generi.

In questa chiacchierata abbiamo parlato di come nascono i loro brani, del loro genere musicale omogeneo, del loro nuovo singolo Non valgo niente e di molto altro!


Ciao e benvenuti! Il vostro sound mi ha colpito subito grazie alla vostra voglia di portare un’onda di divertimento nella musica. Come nascono le vostre canzoni?

Le nostre canzoni nascono prima di tutto dalla voglia di raccontare una storia, non necessariamente storie che ci riguardano da vicino, ma anche storie che vediamo da lontano nella vita di tutti i giorni.

Storie assurde che percepiamo ‘’annusando un po’ la gente’’ appunto. Poi il sound deve essere coinvolgente, deve fare venire voglia di ascoltare le parole. Vogliamo creare della musica tanto bella da far venir voglia alla gente di ascoltare tutta la canzone. Magari anche più di una volta.

Il vostro gruppo nasce nel 2008 ma solamente nel 2012 iniziate a pubblicare i vostri inediti. In quei quattro anni cosa vi ha portato a decidere di buttarvi nel mondo della musica?

In quei 4 anni ci siamo resi conto che suonarcela e cantarcela era sicuramente bello, ma certamente era più interessante che anche gli altri potevano ascoltare le nostre canzoni.

Capire cosa ne pensa la gente dei nostri pezzi è stata una sorpresa oltre che una rivelazione.

Indastria

Nonostante tutte le varie influenze musicali, il vostro genere rimane omogeneo e identificativo. Avete un segreto per far funzionare tutto in armonia?

Il segreto è in primis forse quello di fare solo quello che ci piace senza alcun compromesso.

Possiamo partire (come nella maggior parte dei casi) da un’idea strampalata, quasi impossibile, e tirarne fuori qualcosa di buono o quasi. Ci piace divertirci prima di tutto, insomma, e forse è proprio questo il segreto.

Il vostro nuovo singolo è Non valgo niente, descrivetelo usando tre aggettivi.

Vero, confortante, trasparente.

In un mondo in cui bisogna sempre pensare positivo e non perdere mai la speranza, una canzone come la vostra è un fulmine a ciel sereno. Come mai avete deciso di raccontare le cose brutte della quotidianità?

In realtà non volevamo raccontare le cose brutte della quotidianità, volevamo fare una fotografia di una giornata del c…. come per esorcizzarla, come per fare un punto insieme a chi ci ascolta e dire “È capitato anche a te vero? E come hai reagito? Non ci puoi fare niente”.

Non valgo niente parla di tutti noi, di quel giorno in cui pensiamo di non valere niente, senza un motivo reale, magari perché abbiamo fatto un’ora di coda in posta, a lavoro è andata male, ci hanno rubato la bici, ma in realtà non è vero che non si vale niente perché molto spesso il giorno dopo cambiamo idea e siamo felici.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Abbiamo in programma un po’ di date estive per promuovere il disco che uscirà a brevissimo e dopodiché ci dedicheremo al prossimo, presto o tardi.


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