Intervista ad Arel The Real

Arel The Real

Arel the Real è un artista a tutto tondo. È un cantante, rapper, scrittore di poesie, ghost-writer e manager di diversi progetti suoi e dei colleghi. Inizia la sua carriera con il nome d’arte Enosi The Krazy Dog con il quale pubblica due EP.

In questa chiacchierata abbiamo parlato del suo nome d’arte, del suo nuovo singolo Arel, della sua esperienza al Festival di Primavera di Montecatini e di molto altro!


Ciao e benvenuto! Arel è un nome d’arte molto interessante, come è nato?

Il mio nome d’arte non è nient’altro che un nome proprio di persona usato in Turchia. Ho un’amica di quelle parti ed è lei che mi cura il profilo artista su Spotify! Ho voluto aggiungere The Real perché l’anagramma di Arel è proprio Real e mi descrive a pieno! Sia in modo personale che artistico.

Sei un cantante, rapper, scrittore di poesie, ghost-writer, manager… Qual è il ruolo in cui ti senti completamente a tuo agio?

Dipende da con chi lavoro e da come ci organizziamo.  Sono sempre un ricercatore del perfetto sotto ogni punto di vista diciamo così, voglio il prodotto perfetto, per il momento perfetto al momento perfetto e tempismo perfetto così se deve saltarmi un determinato passo da compiere per certi motivi ho il tempo perfetto per ri perfezionare il tutto. Mi sento a mio agio in ogni ruolo, avendo il pieno controllo e la consapevolezza giusta per affrontare quel da farsi.

Arel The Real

Hai iniziato il tuo percorso musicale sotto il nome di Enosi The Krazy Dog. Come mai poi lo hai cambiato?

Prima di fare questo passo mi son guardato indietro. Dovevo capire chi ero, chi sono, cosa facevo, cosa faccio e cosa avevo intenzione di fare. Cambiavo spesso pseudonimi in base a ciò che avevo intenzione di fare, ad esempio Enosi The Krazy Dog era stato pensato per unire generi e persone sotto uno stile innovativo (da “Ενοση” letto Ènosi significa unione), ma non lo sentivo completamente mio. E poi ho pensato, Enosi The Krazy Dog non era nient’altro l’insieme degli altri vecchi me, riuniti in uno e me li sentivo pesare. Con Arel The Real ho deciso di proseguire ripartendo da zero. Resettando tutti i risultati, ma non di certo il mio background musicale.

Nel 2019 ti sei esibito al Festival di Primavera di Montecatini, cosa ti ha lasciato quell’esperienza?

La voglia di migliorare ulteriormente e voglia di gareggiare un nuovo campionato dato che quello che avevo fatto non mi apparteneva. Volevo e voglio fare una serata da solo in un locale con poche persone che andare con un coro e starci all’interno dove non vieni preso in considerazione. Spero di non essere stato troppo cattivo.

Il tuo ultimo singolo è Arel, descrivilo usando tre aggettivi.

Potente. Spensierato. Colorato.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

I miei prossimi progetti saranno a caduta mensile. Ho intenzione di farne 12 incentrati in chiave Rap Old School per chiudere il cerchio rap di Arel The Real. In contemporanea uscirà qualcosa della mia crew l’OAR NO RULEZ e spero di allargare la famiglia aggiungendo nuovi membri. E poi chi lo sa, magari oltre alla musica potrebbe uscire qualcos’altro, nel dubbio, consiglio di seguire i miei profili social.


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